Curiosità sulla teoria dell’inconscio di Freud

 Curiosità sulla teoria dell’inconscio di Freud

Curiosità sulla teoria dell’inconscio di Freud

Freud è uno dei massimi esponenti della teoria della psicoanalisi. La sua teoria psicoanalitica ha sollevato numerosi dibattiti circa la validità del metodo stesso, ma bisogna anche riconoscere che ha permesso a discipline come la filosofia, la psicologia e la medicina scientifica di fare importanti passi avanti.

Curiosità sulla mente secondo Freud

1. Desiderio e repressione: in qualità di esseri umani, abbiamo tutti desideri e repressioni che siamo costretti a controllare, in un certo modo, di fronte agli altri. A volte, non ne siamo nemmeno consapevoli e gli atti che possono essere considerati come più razionali in realtà sono controllati dall’inconscio.
In molte occasioni ci comportiamo nel modo universalmente accettato dalla cultura in cui viviamo e non come vorremmo per sentirci davvero felici. I desideri sono spesso accompagnati da frustrazione perché sono visti come immorali, illegali o indegni.

La curiosità che ne deriva sta nella contraddizione che gli stessi desideri fanno nascere in noi e che emerge in maniera subliminale nei sogni, nelle fantasie o nei lapsus. Perché ci facciamo limitare così tanto dall’opinione che gli altri hanno di noi?

2. Io, Es e Super-io: lo stesso Freud amplia la teoria sulla mente umana che aveva formulato nel 1915 e nel 1923 spiega che la mente si divide in tre parti. La parte cosciente del soggetto, l’«io», cioè quello che siamo quando ci controlliamo e limitiamo; l’«es», l’inconscio governato dal principio del piacere; infine, il «super-io», fondamentale per il nostro sviluppo come persone.

Questo Super-io è costituito dalle regole morali che interiorizziamo da quando siamo bambini e che riunisce insieme la colpa e la morale.

3. Pazzia: come ritenevano i nostri antenati, la mente umana ha bisogno di armonia. Non stiamo parlando delle zone del cervello che mettono in equilibrio i quattro umori, ma delle tre parti della mente sopra menzionate. Secondo Freud, uno squilibrio provoca nevrosi o psicosi.

La curiosità o l’importanza di questa affermazione all’epoca di Freud nasconde una considerazione fondamentale, cioè il fatto che la pazzia non fosse legata a una lesione mentale o organica.

Curiosità sulla teoria dell’inconscio e sul metodo psicoanalista di Freud

1. Forza del linguaggio: quando un paziente vuole sottoporsi allo studio dell’inconscio per qualsiasi problema, la cura è nella parola. Il linguaggio è il luogo dove si riconosce il conflitto interiore, la persona parla di qualsiasi cosa senza restrizioni.

2. Libera associazione: attraverso il linguaggio, il paziente esprime contenuti di cui non è ancora consapevole e che riconosce in modo superficiale grazie al suo “io”.

3. Interpretazione dei sogni: se i sogni sono una forma attraverso cui si manifestano i nostri desideri interiori, allora si devono studiare e analizzare. L’interpretazione dei sogni consente di far emergere traumi e conflitti per poterli, poi, risolvere. Lo sapete tutti, siamo quello che sogniamo e sogniamo quello che siamo.

4. Ruolo dello psicoanalista: è proprio lo psicoanalista colui che aiuta il paziente a superare traumi e conflitti. Lo psicoanalista realizza lo studio cosciente dell’inconscio della persona che si sottopone a una seduta analitica.

5. La cultura: è un mezzo per configurare il soggetto, così come la cultura stessa si configura grazie al soggetto. Una retro-alimentazione. Ogni epoca ha le sue particolarità e modi di essere che devono essere studiati dallo psicoanalista per capirne gli effetti sul paziente o sui pazienti.

6. Il complesso di Edipo: forse questo è l’aspetto più curioso della teoria dell’inconscio. Le ricerche di Freud rivelano che l’uomo agisce d’istinto e uno di questi è il famoso “assassinio del padre”. La figura della madre diventa rivelatrice, essenziale, e uno dei desideri del figlio è quello di sostituire il padre.

La cultura, ha un ruolo molto importante nella realizzazione dell’io. In questo senso, è la cultura a far sì che il desiderio non si realizzi, facendo forza sulla morale e sulla religione. La repressione e il complesso di Edipo possono diventare patologici.

Fonte: lamenteemeravigliosa.it